Come zittire quella vocina che, senza sosta, ti sottolinea di non essere abbastanza.
Non sei abbastanza brav*!
I traguardi che hai raggiunto sono solo frutto delle circostanze e,prima o poi, le persone se ne accorgeranno!
È il fenomeno per cui una persona si sente incompetente e pensa di aver ingannato gli altri circa le proprie capacità, vivendo uno stato psicologico caratterizzato da
senso di colpa
mancata introiezione del successo
paura del giudizio e sentimenti
inefficienza professionale e formativa
Si riscontra in molte persone, uomini e donne, che hanno una formazione superiore e ricoprono ruoli di alto grado.
Tuttavia tale fenomeno porta diverse persone a ricoprire ruoli ben al di sotto delle loro capacità e competenze, in quanto non si riconoscono il proprio valore:
<< Quella promozione era troppo per me, avevano rinunciato tutti, per questo mi hanno chiamat*: meglio non farne di niente!>>
Rientra in toto nello spettro dell’auto-sabotaggio: ci impedisce di godere dei risultati del nostro lavoro e ci paralizza sulle scelte future.
La sindrome dell’impostore in amore e sul lavoro è la quotidianità per tantissime persone: il 70% degli intervistati, per uno studio pubblicato sull’International Journal of Behavioral Science.
Si, avete letto bene, anche in amore.
Alla base di questa sindrome c’è un gap psicologico che non permette alla persona che ne soffre di riconoscersi per quello che è a 360 gradi. Sotto i successi, i complimenti, le promozioni e persino sotto l’amore che gli altri provano verso di noi, c’è sostanzialmente un inganno.
Se ricevi una gratificazione ed hai solo avuto fortuna, se fallisci ed è la dimostrazione che sei una persona incapace, fai suonare qualche campanello di allarme, perché la sindrome dell’ impostore è nei paraggi.
Le ripercussioni più forti? Purtroppo sull’autostima, cosa che, a lungo andare, può impattare la vita pubblica e privata, limitando amicizie, amori, sogni, speranze e cambiamenti.